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ITINERARI DI MARIO
viaggio di un giorno

VISITA ALLA DIGA DEL VAJONT E IL TRENINO DELLA VALCELLINA

24 Giugno 2023

Incontro dei partecipanti, sistemazione in pullman e partenza per Erto e Casso, dove si visiterà con una guida la Diga del Vajont, una visita dove la suggestione del racconto storico si amplifica all’indignazione per una tragedia annunciata. Il disastro del Vajont si verificò la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont nell'omonima valle , quando una frana precipitò dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino alpino realizzato con l'omonima diga; la conseguente tracimazione dell'acqua contenuta nell'invaso, con effetto di dilavamento delle sponde del lago, coinvolse prima Erto e Casso, paesi vicini alla riva del lago dopo la costruzione della diga, mentre il superamento della diga da parte dell'onda generata provocò l'inondazione e distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 1.917 persone, tra cui 487 persone di età inferiore a 15 anni.Le cause della tragedia, dopo numerosi dibattiti, processi e opere di letteratura, furono ricondotte ai progettisti e dirigenti della SADE, ente gestore dell'opera fino alla nazionalizzazione, i quali occultarono la non idoneità dei versanti del bacino, a rischio idrogeologico. Dopo la costruzione della diga si scoprì infatti che i versanti avevano caratteristiche morfologiche (incoerenza e fragilità) tali da non renderli adatti ad essere lambiti da un serbatoio idroelettrico. Nel corso degli anni l'ente gestore e i suoi dirigenti, pur essendo a conoscenza della pericolosità, anche se supposta inferiore a quella effettivamente rivelatasi, coprirono con dolosità i dati a loro disposizione, con beneplacito di vari enti a carattere locale e nazionale, dai piccoli comuni interessati fino al Ministero dei lavori Pubblici. Al termine della visita sosta per il pranzo in ristorante e nel pomeriggio si percorrerà a bordo di un trenino in partenza da Barcis la vecchia strada panoramica della Valcellina adibita a pista ciclo-pedonale. Un percorso ricco di fascino in una delle più belle e spettacolari Riserve Naturali del Friuli Venezia Giulia. Le acque cristalline e i profondi canyon scavati nelle rocce rendono indimenticabile e incantevole questo tratto di strada che un tempo era l’unico collegamento della valle con la pianura. Al termine del percorso tempo libero per una passeggiata a Barcis e poi rientro alla località di provenienza.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

€ 85,00

LA QUOTA COMPRENDE:

Trasporto in pullman GT, pedaggi e permessi inclusi; visita guidata alla diga del Vajont; pranzo in ristorante con menu comprensivo di bevande; biglietto per il trenino della Valcellina; assicurazione medico/bagaglio; accompagnatore Temaviaggi.

LA QUOTA NON COMPRENDE:

Le entrate non indicate; le mance; gli extra di carattere personale; tutto quello non espressamente indicato alla voce ‘la quota comprende’.